sabato 18 maggio 2013

VEGLIA DI PREGHIERA DEL 10 MAGGIO

BEATIFICAZIONE DI MONSIGNORE

Proprio otto giorni fa, il nostro monsignore, il fondatore dei SODC e del CVS è stato Beatificato con una solenne concelebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Mons. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità. Siamo arrivati venerdì 10 maggio a Roma al Kaire Hotel dove abbiamo iniziato il nostro pellegrinaggio con una veglia di preghiera insieme ai gruppi di Pescara e Foligno.

giovedì 11 aprile 2013

Una Voce per Monsignore

Si apre, questa sera, ad un mese esatto alla Beatificazione del nostro Fondatore, la tre giorni canora: "Una Voce per Monsignore". La Manifestazione sarà animata dalle varie corali parrocchiali della diocesi di Lucera - Troia. Avremo graditi ospiti, tra i quali Mauro Anselmo, l'autore del libro su Monsignore: Lo Spirito che cura il corpo....".

venerdì 15 marzo 2013

HABEMUS PAPAM, FRANCESCO!

Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Georgium Marium Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio qui sibi nomen imposuit Franciscum Benedizione Apostolica "Urbi et Orbi": Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. [Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre] E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella! E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me. Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. [Benedizione] Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo! Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio), è nato 17 dicembre 1936 da una famiglia di origini italiane, specificamente piemontesi è il quarto dei cinque figli di Mario Jose, funzionario delle ferrovie, e di Regina Maria Sivori, una casalinga con sangue piemontese e genovese. All'età di 21 anni a causa di una grave polmonite gli fu asportata la parte superiore del polmone destro. Si è laureato in chimica all'Università di Buenos Aires. ecide di entrare nel seminario di Villa Devoto e l'11 marzo 1958 comincia il suo noviziato nella Compagnia di Gesù, trascorrendo un periodo in Cile e tornando a Buenos Aires in seguito, per laurearsi in filosofia nel 1960. Dal 1964 insegna per tre anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires.Riceve l'ordinazione presbiterale il 13 dicembre 1969 per l'imposizione delle mani dell'arcivescovo di Córdoba Ramón José Castellano.Dopo altre esperienze di insegnamento e la nomina a superiore provinciale dell'Argentina (dal 31 luglio 1973 al 1979) è rettore della Facoltà di teologia e filosofia a San Miguel. Nel 1986 si reca in Germania per il completamento del dottorato. Ritornato in patria diventa direttore spirituale e confessore della chiesa della Compagnia di Gesù di Córdoba. Il 20 maggio 1992 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires, titolare di Auca. Riceve la consacrazione episcopale il 27 giugno 1992 per l'imposizione delle mani del cardinale Antonio Quarracino, arcivescovo di Buenos Aires, assistito dal vescovo Emilio Ogñénovich e dall'arcivescovo Ubaldo Calabresi. Il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Succede alla medesima sede il 28 febbraio 1998. Il 21 febbraio 2001 Giovanni Paolo II, tenendo un concistoro ordinario pubblico per la creazione di quarantadue nuovi cardinali e la pubblicazione dei due cardinali riservati in pectore nel concistoro del 21 febbraio 1998, lo crea cardinale del titolo di San Roberto Bellarmino. È inoltre consigliere della Pontificia Commissione per l'America Latina, gran cancelliere dell'Università Cattolica Argentina, presidente della commissione episcopale per la Pontificia Università Cattolica Argentina, membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, membro della Congregazione per il Clero, membro della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, membro del comitato di presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia e membro del consiglio post sinodale. Il 13 marzo 2013 è stato chiamato al ministero Petrino come 266º Pontefice di Santa Romana Chiesa e vescovo di Roma 8º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice. E’ il primo pontefice Gesuita di nazionalità latinoamericana

lunedì 11 febbraio 2013

Benedetto XVI annuncia le dimissioni: lascia il Pontificato il 28 febbraio prossimo.

(Testo integrale del suo discorso in Vaticano) "Carissimi Fratelli - ha detto il Papa ai cardinali che non si aspettavano un tale annuncio - vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole - ha aggiunto - che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato". "Carissimi Fratelli - ha detto ancora Benedetto XVI - vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice". "Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, successore di San Pietro, a me affidato per mano dei cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20 la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice". E' questa la formula pronunciata dall'85enne Papa Benedetto XVI questa mattina, in lingua latina. Il Conclave potrà dunque tenersi nel mese di marzo. Amici carissimi, preghiamo per Papa Benedetto XVI (eletto il 19 marzo 2005)
che con molta umiltà ha annunciato le sue dimissioni, che ha scosso tutti, ma che dobbiamo accettare. Lo affidiamo all’intercessione della Mamma Celeste, che 155 anni fa dell’11 febbraio (1858) apparve a Lourdes a Santa Bernadette!

domenica 3 febbraio 2013

CONVEGNO PER SACERDOTI

Dal 29 al 31 gennaio scorso a Roma presso la Direzione generale dei Silenziosi Operai della Croce di via Monte del Gallo, si è tenuto un convegno per sacerdoti presieduto da Sua Ecc.za Rev,ma Mons.Franco Croci ed era presente il nuovo Moderatore generale dei SODC don Januzs Malski. Tra i tanti momenti forti, è stato senz'altro giovedì mattina, quando abbiamo celebrato in San Pietro sull'altare che custodisce le spoglie mortali del Beato Giovanni Paolo II.

lunedì 28 gennaio 2013

Povero di sé,….ricco di alterità

DON FRANCO D’APOLLONIO Povero di sé,….ricco di alterità Il 21 gennaio scorso la diocesi di Lucera - Troia unitamente ai Silenziosi Operai della Croce e al CVS ha voluto ricordare don Franco D’Apollonio sacerdote del clero lucerino nato a Lucera il 5 giugno 1954, ordinato Sacerdote l’8 luglio 1978, divenuto membro dei Silenziosi Operai della Croce di vita in Famiglia nel 1982, parroco di Carlantino e rettore del Seminario diocesano. Alle 18,00 nella Cattedrale di Lucera, il nostro Vescovo Mons. Cornacchia ha presieduto la Santa Messa solenne. Nell’omelia ha ricordato don Franco come uomo d’azione, che mai si tirava indietro, dando tutto per gli altri, definendolo ancora una volta (come già hanno fatto altri) Servo per Amore, Sacerdote dell’umanità. Alle 19,30 nell’Auditorium del Seminario Vescovile, Don Armando Aufiero ha moderato una tavola rotonda durante la quale è stato presentato un libro: Don Franco D’Apollonio: Povero di sé,….ricco di alterità. Il libro curato dallo stesso don Armando e da Annalisa Caputo contiene ventidue testimonianze su don Franco diviso in due parti: 1. Sacerdote diocesano, animatore Vocazionale e Padre Spirituale presso il Pontificio Seminario Regionale di Molfetta (Ba) 2. Silenzioso Operaio della Croce di vita in Famiglia e Assistente diocesano del Centro Volontari della Sofferenza. Non manca in appendice la parola a don Franco, che contiene alcune sue riflessioni e omelie. In seguito hanno preso la Parola il Vescovo e il Vicario Generale della diocesi don Ciro Fanelli, intimo amico e collaboratore per diversi anni di don Franco nell’ambito vocazionale, l’assistente regionale del CVS l’Assistente diocesano, le suore e diversi laici. Sia alla Santa Messa che alla presentazione del libro la gente è stata numerosa, perché ognuno in cuor suo aveva qualcosa che lo legava a don Franco.